Visitando la serra

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  1. Zalya
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    Zephyr Yakunin
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    Ruolata
    Le lezioni pomeridiane erano appena finite. Tutti gli studenti non aspettarono nemmeno un secondo ad alzarsi di fretta e lasciare l'aula il più presto possibile. A differenza loro, me la presi piuttosto con calma. Recuperai la borsa dove tenevo tutti i libri mettendoci quelli usati nella lezione appena finita e mi alzai uscendo. Non avevo ancora conosciuto nessuno in quell'accademia. Forse era a causa della mia timidezza. Essere un principe non vuol dire che si riesca a parlare senza problemi a chiunque. O magari ero io quello strano. E se non fosse stato solo colpa della mia timidezza? Mi isolavo sempre nei posti più impensabili, forse era anche per quello? Era inutile rimuginarci troppo sopra. Camminando distrattamente, mi ritrovai davanti alla serra, o almeno... mi scontrai contro la porta di essa, facendomi un po' male... Ma ormai ero abituato, ero talmente goffo che almeno una volta al giorno sbattevo o inciampavo su qualcosa. Inclinai leggermente la testa massaggiandomi il naso, osservando la struttura. "La serra, eh? Ora che ci penso non ci sono ancora andato... quasi quasi..." Non stetti a pensarci troppo, aprii la porta ed entrai. Dentro c'erano le più svariate piante provenienti da tutta Evesaje, anche alcune provenienti dal resto del mondo. Notai infatti alcuni vegetali che crescevano solo nella mia terra natia. Mi avvicinai ad esse osservandole un po' malinconico. Mi mancava tanto il mio paese, mi chiedevo per quanto ancora sarei dovuto restare là... ma non mi era dato sapere. Sospirai affranto, sedendomi in mezzo a quelle piante. Potevo sembrare ridicolo, ma in quel modo... mi sembrava quasi di esser tornato a casa. "Credo proprio che le prossime ore le passerò qui... sì, deciso. Dove ho messo quel libro..." Aprii la mia borsa estraendo il libro che stavo leggendo ultimamente aprendolo dalla pagina dove avevo interrotto la lettura, mettendomi comodo e cominciare a leggere. Ecco che lo rifacevo... mi isolavo dal resto del mondo! Sarei mai cambiato?

     
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    Elanor ElberethRazza: Elfa Classe: Cavaliere Arco Numero Stanza: Smeraldo 130 Fama: // Non era stato facile separarmi dalla mia famiglia, allontanarmi dalla mia terra.
    La notte precedente la partenza non chiusi occhi, ero troppo eccitata all'idea dell'imminente viaggio.
    Non mi ero mai allontanata dal villaggio nella foresta Baryliul da quando io e mia madre vi eravamo tornate dopo la tragedia che aveva colpito la mia famiglia.
    Prima di quel giorno non avevo la minima idea, non avevo neanche il minimo dubbio, che il villaggio in cui ero nata e vissuto i primi anni della mia vita, che la persone con cui ero cresciuta non erano la mia vera famiglia, la mia vera casa.
    Mi ero accorta che mia madre non era molto benvoluta nel villaggio, ma avevo dato la colpa al fatto che mio padre, a causa sua, aveva rotto un fidanzamento che durava da anni con un ragazza che stava per sposare.
    Poi era accaduta la disgrazia e la mia vita era completamente cambiata.
    Alyon, il mio nonno materno, non era una persona facile; ma era un brav'uomo e anche se all'inizio si era dimostrato molto risentito e arrabbiato con mia madre; con me non si era mai dimostrato troppo duro o severo.
    Amdir, il secondo marito di mi a madre, è una persona fantastica ed è stato in grado di una pazienza infinita riuscendo infine a portare di nuovo il sorriso sul suo volto.
    Poi sono arrivati i miei due fratelli, Hathol e Gildor e mia madre finalmente sembrò riacquistare la serenità di un tempo.
    Tutto questo e mille ipotesi di quello che mi sarebbe aspettato dal giorno seguente in poi mi tennero sveglia quella notte.
    Il compito di accompagnarmi venne affidato a mio cugino Araton.
    Lui era una ragazzo simpatico e divertente, ma molto affidabile e con la testa sulle spalle e il viaggio con lui fu molto piacevole.Ero arrivata il pomeriggio precedente e, dopo aver preso possesso della mia stanza , avevo passato qualche altra ora con mio cugino Araton prima che partisse per tornare alla foresta Baryliul.
    Ero rimasta a osservarlo allontanarsi, affacciata alla finestra di camera mia, fino a quando scomparve all'orizzonte.
    La cena mi era stata servita in camera, cosa che apprezzai parecchio perché ero piuttosto stanca.
    Finito di mangiare mi sdraiai a letto con l'intenzione di rilassarmi ma, appena la mia testa toccò il cuscino, scivolai presto nel sonno...
    Mi svegliai, fresca e riposata che era già mezzogiorno, indossai uno dei miei corti VESTITINI che tanto facevano storcere il naso a mio nonno, che mi avrebbe preferito in vesti più eleganti, a cui abbinai delle comode SCARPE basse, altro motivo di discussione, e uscii intenzionata a mangiare qualcosa prima di andare a trovare la mia fedele compagnia di avventure.
    Mi diressi in mensa per mangiare qualcosa, anche se avevo appetito non mi abbuffai e mangiai anche piuttosto velocemente avevo fretta di vedere come era stata sistemata Pearl.
    Con mia grande sorpresa la cavalla aveva una sistemazione eccellente, proprio come la mia.
    L'unica pecca, se così vogliamo dire, il fatto che le scuderie erano troppo lontane dai dormitori.
    Per il resto niente da dire, il box era tre volte più grande di quello che aveva a casa mia, il pavimento era pulito, la mangiatoia e l'abbeveratoio, che si potevano riempire anche stando all'esterno, erano pieni e i suoi finimenti erano appesi ad una rastrelliera accanto alla porta del box.
    Rimasi con la cavalla tutto il pomeriggio, mi sarebbe piaciuto fare un giretto ma ancora non sapevo se si poteva cavalcare nel giardino della scuola, allontanandomi solo a pomeriggio inoltrato.
    Dal movimento che vedevo in cortile intuii che le lezioni, per quella giornata, dovevano essere finite.
    Mi apprestavo a tornare in camera quando per poco una ghianda non mi colpì in testa.
    Alzai gli occhi e notai uno scoiattolo che mi guardava con aria incuriosita.
    «Ciao piccolino...»
    dissi allungando una mano per cercare di accarezzarlo, ma questo si voltò a scappò.
    Lo seguii, richiamandolo di tanto in tanto, mentre passava da un albero all'altro fino a infilarsi, attraverso una finestrella in una struttura che non avevo notato fino a quel momento.
    Cercai la porta ed entrai
    «Wow!»
    esclamai quando mi accorsi che dovevo essere capitata nella serra.
    Camminai per qualche metro ammirando le varie specie di piante, dimenticandomi completamente dello scoiattolo fino a quando non lo vidi sfrecciarmi davanti.
    «Fermati!»
    gli intimai ridendo mentre riprendevo a seguirlo.

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    Edited by .:Kym:. - 20/7/2014, 00:38
     
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  3. Zalya
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    Zephyr Yakunin
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    Ruolata
    Ero talmente preso dalla lettura che quasi stavo perdendo la cognizione del tempo. Quel posto era così tranquillo e silenzioso che a momenti si potevano sentire le piante crescere. Leggendo e leggendo, cominciai ad appisolarmi, facendo un sogno non poco spiacevole. Le case in fiamme, le lotte all'ultimo sangue e... il tizio che mi ferì quasi mortalmente. Quando arrivò il momento in cui la sua spada lacerava la mia pelle, mi svegliai di soprassalto, ansimando e mettendomi una mano sul petto, dove ormai c'era la cicatrice. "Perchè... perchè faccio questo sogno proprio ora? A quanto pare le piante del mio paese oltre che nostalgia fa riaffiorare brutti ricordi..." pensai tra me e me mentre sbuffavo notando che il libro mi era caduto di mano e avevo perso il segno. Ebbi però la sensazione di non essere solo e infatti sentii qualcuno entrare nella serra «Fermati!». Sembrava una voce femminile, probabilmente stava seguendo qualcuno o... boh, qualcosa. Ripresi a leggere ma subito dopo, sentii qualcosa saltare sulla mia testa, mettendosi in cima. Rimasi un poco stranito e alzando lo sguardo notai che era un piccolo scoiattolo. Adoravo molto gli animali, afferrai delicatamente la creatura tra le mie mani. -E tu cosa ci fai qui, piccoletto? Ahahah, quanto sei carino!- gli dissi accarezzandolo. Con gli animali riuscivo sempre ad essere a mio agio, stranamente. Con le persone avevo non poche difficoltà e spesso sembravo molto goffo, balbettando come un ebete. Chissà se sarei mai cambiato...

     
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    Elanor ElberethRazza: Elfa Classe: Cavaliere Arco Numero Stanza: Smeraldo 130 Fama: // Avevo iniziato la mia vita scolastica all'Aninthea Academy marinando il primo giorno di lezioni!
    Quelle del mattino saltate perché avevo dormito troppo, quelle del pomeriggio saltate perché ero rimasta tutto il tempo con Pearl!
    Se lo veniva a sapere mio nonno gli sarebbero senz'altro venuti i capelli dritti in testa.
    E visto la lunghezza dei capelli del vecchio Alyon sarebbe stato uno spettacolo divertente e unico nel suo genere.
    Scrollai le spalle che mi resi conto che ormai anche le lezioni pomeridiane erano perse, tanto valeva tornarsene in camera e prepararsi per la cena, che avrei consumato in mensa questa volta così avrei visto un po' di facce nuove, prima di ritornare nei miei appartamenti per preparare i libri per il giorno dopo.
    Saggi propositi, peccato cha bastó una ghianda a farmi cambiare idea...
    Una ghianda e uno scoiattolo che, dopo aver tentato di attentare alla mia vita, scappa a gambe levate pensando di sfuggirmi.
    Peccato che il malcapitato non sia al corrente che, dopo Pearl, io abbia un vero e proprio debole per quegli esserini pelosi dalla lunga coda.
    Così senza pensarci due volte mi lanciai all’inseguimento.
    Peccato che anch’io non ero al corrente, anche se dovevo sospettarlo, che lo scoiattolo era senza dubbio molto più pratico di me del giardino della scuola.
    Stavo già dandomi per vinta quando lo vidi infilarsi in una struttura che prima non avevo notato, una serra.
    Una volta dentro fui incantata da quella profusione di colori e profumi e, per poco, mi dimenticai del mio piccolo e peloso fuggitivo.
    Lo vidi sfrecciare un paio di volte, forse anche per lui la serra era un posto nuovo e adesso non sapeva come uscirne.
    «Fermati!»
    urlai ripartendo all’inseguimento
    «Non voglio farti del male…
    voglio solo aiutarti!»

    aggiunsi mentre mi guardavo intorno cercando di scorgerlo da qualche parte.
    Il suono di una voce maschile mi fece bloccare sui miei passi
    (Che figura, che figura, che figura...)
    pensai mentre cercavo di capire da dove provenisse.
    Le parole successive mi fecero capire che si stava rivolgendo a qualcuno, o forse….
    Mi arrampicai su un’impalcatura di legno, che molto probabilmente serviva per occuparsi delle piante più alte, e con lo sguardo scandagliai la zona circostante.
    Vidi i mio peloso amichetto tra le mani di un ragazzo
    «Ehi tu...»
    urlai sbracciandomi
    «Non farlo scappare!»
    dissi saltando giù e dirigendomi di corsa verso il punto dove avevo visto i due
    «Monello che non sei altro...»
    dissi avvicinandomi al ragazzo che teneva tra le mani lo scoiattolo
    «A momenti mi prendi in testa con quella ghianda lo sai?»
    dissi inginocchiandomi di fronte e facendo un grattino sulla testolina dell’animaletto.
    «Scommetto che adesso ti sei perso….»
    poi, rendendomi conto che avevo completamnete ignorato il ragazzo, alzai lo sguardo e rimasi sorpresa nel notare che anche lui era un elfo.
    «Ciao...»
    dissi imbarazzata mentre ricacciavo una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
    (Salto le lezioni e faccio una figuraccia…
    Niente male come primo giorno!)

    penasi mentre fissavo lo scoiattolo che mi guardava con aria incuriosita.

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    Edited by .:Kym:. - 20/7/2014, 00:36
     
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  5. Zalya
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    Zephyr Yakunin
    Classe: Ranger Razza: Elfo Numero Stanza: 118 Fama: 0

    Ruolata
    Mentre facevo amicizia con il mio nuovo amichetto peloso risentii la voce di poc'anzi, stavolta però urlava e sembrava si stesse rivolgendo... proprio a me! Ed era anche una ragazza... "Oh no..." ero sempre stato un ragazzo molto timido in generale ma con le ragazze lo ero ancor di più, come me la sarei cavata?! La ragazza saltò giù dall'impalcatura di legno su cui si era arrampicata e si inginocchiò davanti a me, parlando allo scoiattolo. Io rimasi completamente pietrificato, senza riuscire a parlare. "Magari se faccio finta di niente considera solo lo scoiattolo... ma no, come può succedere? Aiuto..." Però, mentre la osservavo mi sembrò non poco famigliare ma non sapevo spiegarmi perchè. Forse perchè era un'elfa come me... magari veniva pure lei dal mio regno? La ragazza si rese conto di avermi ignorato e alzò lo sguardo, salutandomi. Entrai nel panico totale e arrossii come un'ebete. -Ci... cia... ciao... dissi balbettando quasi a bassa voce. Speravo non cominciasse a ridere di me...

     
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4 replies since 23/6/2014, 16:40   53 views
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