Lucifer Asakai

Non ha molti hobby, prevalentemente Lucifer dorme oppure legge o è a scuola, non c'è niente che attiri la sua attenzione. Probabilmente sono le tempeste poiché adora guardarle, dipingere ma forse è allenarsi con Lux, il suo dragone splendente che Lucifer ne va molto fiero.

Molto sicuro di sé, un dannatissimo testardo, a volto cinico, molto orgoglioso e misantropo. Infatti cerca sempre di avere meno contatti possibili con le persone perché Lucifer prova ribrezzo nei confronti nei loro confronti. Secondo le sue riflessioni, tutto il dolore che ha sofferto non ci sarebbe stato se sentimenti negativi come odio, invidia eccetera. La cosa che non sopporta in assoluto e cerca sempre di avere meno contatti possibili sono con le donne. Questa antipatia, che lui definisce "odio", è nata a causa di suo zio poiché ha rovinato la vita ai sua genitori. Iniziò a provare anche astio nei confronti del proprio sesso e cercò anche di ignorare le ragazze perché sapeva di non essere in grado di trattarle bene poiché nelle sue vene scorre anche, seppur una piccolissima dose, il sangue di suo zio. Non vuole farle soffrire ed è anche uno dei tanti motivi per cui lasciò il suo dolce angioletto.... Inoltre ha sempre la brutta abitudine di affibbiare alle persone nomignoli imbarazzanti e non gli importa se questo modo farà stare male quella tale persone. Oltre ai suoi modi sgarbati, freddi e cinici esiste un lato di lui molto dolce, comprensivo, un po' romantico e un vero amico leale con cui confidarsi. Per lui la lealtà è una cosa molto importante e ci sono poche persone che riescono a conquistarla. Inoltre quando si toglie di dosso la maschera dell'indifferente è un vero pagliaccio e quando inizia a ridere difficilmente riesce a smettere.
Lucifer è solo un ragazzo che bisogna conoscerlo giorno per giorno e avere molta pazienza nei suoi confronti. Lui si accorge delle persone che gli vogliono bene e anche quelle che sono pronte per tradirlo.

La vita di Lucifer è stata dura ma chi non l'ha avuta? Ma meglio partire dall'inizio...
Lucifer è vissuto in una famiglia amorevole: genitori fantastici e premurosi e una bambina. Lei è stato un raggio di sole nel bel mezzo di un temporale e Lucifer credeva, e crede tutt'ora, che sia stato un miracolo meraviglioso. L'aveva incontrato per puro caso, nel cortile di un orfanotrofio mentre lui era in cerca del suo aquilone. Si ricordava benissimo com'era: un piccolo cerchietto, occhi da cerbiatto e un sorriso abbagliante. Il suo nome era Marya. Lucifer fu completamente ammaliato da quella bambina, si ero promesso che un giorno l'avrebbe sposata ma ero solo uno stupido sogno infantile. Da quel giorno, Lucifer venne sempre a trovarla, giocavano insieme e si divertivano moltissimo e Lucifer sperava che tutto questo continuasse all'infinito. Crebbero insieme tra sogni, confidenze in luoghi nascosti dai sguardo severi degli insegnanti e il loro legame divenne sempre più forte. Ma purtroppo questa felicità non durò a molto: suo padre era molto a causa di un tumore. Lo portarono all'ospedale, cercarono di curarlo ma nulla. Era in una fase troppo avanzato perciò morì in un letto d'ospedale. Lucifer era distrutto, completamente devastato da questo evento ma cercò di rimanere sorridente davanti a Marya. Non voleva preoccuparla, detestava vederla triste e sopratutto piangere ma la situazione diventò così drastica che Lucifer pensava di diventare matto. Suo zio iniziò a rubare sotto il loro naso e quando scoprirono che era scappato via, portandosi anche le ricede della famiglia Asaki, Lucifer volle ucciderlo con le proprie mani. Sua madre era una donna molto cagionevole, molto dolce e premurosa. Non voleva vederla stare male perciò cercò di stare calma e di pensarci su quando finirà la scuola. Nel frattempo il ragazzo salvò la sua migliore amica da uno stregone. Era appena arrivato in tempo, con i soccorsi, per evitare un disastro ma non ci fu un lieto fine: Marya diventò cieca. Lucifer era davvero addolorato, si sentiva impotente e desiderava ardentemente rimanerle accanto ma non poteva. Sua madre si era risposata, dovevano trasferirsi e lasciare il paese. Si sforzava di scacciare via il pensiero quando era con Marya ma, ogni volta che era con lei, si sentiva un verme. La stava lasciando, le aveva detto che le sarebbe rimasto accanto e che l'avrebbe aiutata a superare il trauma ma sapeva perfettamente non era in grado di mantenere tutte quelle promesse. Infatti scomparì senza dirle niente, andò in Italia, più precisamente a Venezia e lì iniziò la sua nuova vita. Il patrigno era un uomo umile, simpatico e amava follemente mia madre ma un giorno riuscì a diventare ricco e iniziarono anche i guai. Suo patrigno andò fuori di testa: era assettato di potere e incontrollabile. La madre si ammalò ed ebbe lo stesso destino del primo marito: morì senza che i medici possa aiutarla. Lucifer si disperò, entrò in una depressione tale da preferire la morte ma prima di farlo sentì una voce: Marya. Stava cantando, vennero a galla tutti i ricordi e si rese conto che doveva ancora svolgere una missione: renderla felice. Glielo doveva perché l'aveva lasciata senza preavviso, in un mondo ostile e il rimorso di questo gesto prevalse sul suicidio. Decise di scappare via di casa, di lasciare suo padre insieme al suo denaro e le sue amanti. Ritornò in patria e si iscrisse nell'Anthenia Academy sostanzioso di trovare Marya e magari riuscire a farsi perdonare. Dopo di ciò sarebbe andato in paradiso con la coscienza e il cuore in pace.
Iniziò a cercarla ma niente ma non si arrese, nonostante la fatica di stare dietro allo studio, Licifer riusciva a divertirsi in qualche modo. Era sempre in compagnia del suo fedelissimo drago Lux. Lucifer aveva trovato un amico speciale, che non l'avrebbe mai tradito e nemmeno lui l'avrebbe fatto. Quando era triste c'era sempre lui a consolarlo e divenne ben presto il suo migliore amico e un compagno di avventure pericolose.