Finalmente dopo tanto tempo e ore di viaggio la piccola Ayla era arrivata all'accademia. Dopo qualche veloce controllo per vedere se l'iscrizione era in regola la ragazza era stata accompagnata nella sua
stanza. Onestamente non si immaginava che avesse quei colori: era una semplice camera da letto, con un letto molto grande il cui appoggia - schiena aveva anche delle belle decorazioni floreali e così l'armadio bianco ed azzurro. C'era una modesta scrivania con una lampada dove poter studiare comodamente su una bella seggiolini bianca, ma oltre a studiare avrebbe anche potuto scrivere
- Come sono contenta! Così avrò un posto dove scrivere ma anche leggere! - pensava la nostra dolce azzurra mentre andava verso il letto per disfare la sua capiente borsa blu. La finestra era piuttosto grande e sembrava far entrare molta luce. Alla dolce Ayla la luce piaceva, soprattutto quando doveva leggere un buon libro o doveva scrivere qualcosa, le piaceva avere una buona luminosità attorno a se'.
Sistemò velocemente le sue cose.
Era tardi perciò decise di dormire per riottenere forze per il giorno dopo. Avrebbe passato la giornata di domani ad esplorare un po' la scuola, voleva capire che posto fosse e magari imparare ad orientarsi un po'.
Si addormentò velocemente. Il letto era comodo e le coperte erano morbidissime. Andò a farsi una doccia asciugandosi velocemente.
Andò a vestirsi.
Decise di optare per un
abbigliamento piuttosto casual: un semplice abito beige e una maglia sotto di essa completamente bianca. Non voleva dare troppo nell'occhio con qualche abito in pizzo, voleva restare sorba almeno per il primo giorno.
Chissà ora cosa le sarebbe successo in quella scuola?
Chi avrebbe incontrato?
Finché non usciva però, non poetava di cero saperlo no?
«Parlato»- Pensato -