Markus Zusak

Il mio hobby è giocare con le ragazze. Si, avete capito bene. Inspiegabilmente, non riescono a resistere al mio sorriso beffardo e provocatorio. Quando non sono impegnato con questo, se proprio volete saperlo, dormo e ascolto musica. È così divertente! E tu bella donzella che stai leggendo qui, perchè non mi dici, cosa piace a te?? *ride*

Sono pigro. Quando non ho niente da fare, mi diverto andando in giro per il paese e giocando con le prime ragazze che vedo. Amo così tanto, illuderle, e far finta di esser infatuato di loro. Cosa? Vero amore? *ride*, cos'è il vero amore? Non ho mai sofferto di una malattia simile! Sono vanitoso e menefreghista, ma quando voglio so' essere molto serio. Sono molto bravo con lo spadone a due mani che mi lasciò mio padre prima di morire. Non ho un vero obbiettivo nella vita. Se ci fosse qualcuno in grado di darmi un motivo per vivere, gliene sarei molto grato, ed è raro, perchè io non ringrazio mai nessuno.

Okay... non aspettatevi niente di spettacolare dalla mia storia. Sono nato in una famiglia antica, che non ha mai goduto di grande ricchezza. Una famiglia di angeli. Anche quando ero piccolo, son sempre stato così, perchè c'era mio padre che mi ripeteva sempre di essere me stesso. Per lui era inutile nascondersi dietro ad una maschera. Lui era proprio come me. Con la differenza che aveva gli occhi neri e si era innamorato. "Da ragazzo" mi raccontava, "ero proprio come te, andavo in giro con belle donzelle, ero un nullafacente, ma sai, tua madre ha cambiato la mia vita". E quando diceva quelle parole con occhi innamorati e malinconici, quasi mi veniva da vomitare. "Perchè?", mi chiedevo, "perchè sei felice quando parli di lei?". Lei ha distrutto tutti i tuoi sogni, tutto quello che volevi, lei lo ha calpestato. Si, perchè mio padre era stato catturato da un demone. Un demone, con quelle disgustose ali nere. E anche se lei lo aveva illuso così tanto, per poi cercare di ucciderlo, ancora pensava a lei con amore. Mio padre faceva così pena, sia durante la sua vita, che nel momento della sua morte. Morì quando avevo 10 anni. E ai miei nonni non andava di avere un moccioso tra i piedi, così mi mandarono in un'orfanotrofio nella contea di Arcaedia. Che dire... lì ho incontrato, quella che posso definire, la mia migliore amica. Era una bambina abbastanza vivace, ma che nascondeva anche una grande tristezza. Mi parlava di lei e giocavamo insieme, ma un giorno Marì vennè attaccata da un demone. Quei b******i. Cercai di soccorrerla, ma era troppo tardi, era diventata cieca. In preda al panico scappai via, non avevo il coraggio di rivelarle che mia madre era un Demone! Scappai via da lì, e crebbi cercando di dimenticare. Una famiglia di Angeli mi prese con se e io decisi di imparare l'arte della spada.